Dio gradisce ciò che parte da un cuore nuovo!

Culto di Domenica 02 Settembre 2018 – Dio gradisce ciò che parte da un cuore nuovo!

LA PAROLA

Giovanni 2: 23-25
23 Mentre egli era in Gerusalemme, alla festa di Pasqua, molti credettero nel suo nome, vedendo i segni miracolosi che egli faceva. 24 Ma Gesù non si fidava di loro, perché conosceva tutti 25 e perché non aveva bisogno della testimonianza di nessuno sull’uomo, poiché egli stesso conosceva quello che era nell’uomo.

IL CULTO

IL MESSAGGIO

Molti credettero nel Suo nome vedendo i miracoli che Egli compiva, sapevano che era il Messia che stavano aspettando secondo le sacre scritture e con buona probabilità lo acclamavano anche tra le folle. Gesù, però, non si fidava di loro in quanto li conosceva nell’intimo e sapeva che il loro modo di credere era completamente sbagliato e ricco di ipocrisia.

La lettura di oggi deve far sorgere in noi una spontanea domanda: Qual è il giusto modo di credere affinché Gesù sia pienamente soddisfatto?

Prima di tutto possiamo affermare con fermezza che Gesù, a differenza dell’uomo, guarda al cuore e non ai comportamenti esteriori.
Dobbiamo quindi allontanarci da quei credenti che esternamente “applaudono” Gesù ma che nell’intimo sono vuoti. Un cuore che Cristo gradisce è quello che batte solo per Lui e vive la quotidianità con dimostrazioni di sottomissione, umiltà e amore.

Un altro aspetto a cui bisogna stare attenti è non confondere l’opera di Cristo in noi con le nostre emozioni umane, carnali. Siamo chiamati a non vivere una vita cristiana che sfocia in sole emozioni; le lacrime e le gioie devono essere prima di tutto il frutto della trasformazione che Cristo sta compiendo in noi attraverso la Parola di Dio e successivamente seguite da una reale crescita spirituale che ci porti a morire una volta per tutte in Cristo abbandonando del tutto la nostra vecchia natura.

Oggi nel mondo è ben praticata la facile adulazione, siamo circondati dalle belle parole.
Con Dio però le parole di facciata non servono, è il cuore che deve esserGli vicino!
E’ necessario che sia lo Spirito Santo a santificare la nostra lode affinché possa dare gloria a Dio e non restare un semplice comportamento emozionale. Infatti, come dice la Parola, noi non sappiamo come pregare ma lo Spirito Santo ci viene in aiuto e intercede per noi, gloria a Dio! (Romani 8:26). Solo se le nostre parole saranno guidate da Dio potranno saziare chi è intorno a noi (…e che siano sempre e solo parole di verità e mai di menzogna!)

La gioia è un altro aspetto in cui è piuttosto difficile mentire davanti a Dio.
Essa può essere apparente o reale e noi, come Chiesa, siamo chiamati a non gioire umanamente ma attraverso Cristo; se nel nostro cuore non c’è la gioia di Cristo potremo provare a manifestarla quanto vogliamo ma non avrà mai un fondamento stabile e prima o poi crollerà.
La gioia di Dio non dipende dagli eventi intorno a noi, infatti per quanto essi siano belli o spiacevoli , la gioia ci sarà SEMPRE!

Strettamente collegata alla gioia c’è la pace.
Essa va procacciata e soprattutto mantenuta nei confronti di tutti anche se essa non dovesse essere contraccambiata, quest’ultimo aspetto è fondamentale affinché il nostro cuore resti completamente libero.

Possiamo offrire a Dio tanto in termini di quantità ma la realtà è che dovremmo concentrarci sulla qualità di ciò che offriamo.
Il servizio, la preghiera e la meditazione della Parola necessitano della nostra primizia e di un atteggiamento critico che ci porti ad eseguire il tutto nella giusta quantità e soprattutto qualità.
Le nostre opere avranno successo solo se scaturiranno dallo zelo e dal fervore per il Signore.

Facciamo attenzione, oggi all’interno della stessa Chiesa ci sono troppi maestri e troppe guide e pochi sono invece i discepoli pronti ad ascoltare e questo non compiace Dio.
Dobbiamo sempre accettare consigli, ricercare la sapienza e la saggezza, mettere in pratica la Parola di Dio perché non saremo mai immuni da errori e cadute (Giacomo 3: 1-2).
Poniamoci prima di tutto l’obiettivo di imitare Gesù con umiltà e giusto timore (Proverbi 18:12) e non puntiamo ad essere leader nella Chiesa perché è e sarà sempre Cristo a scegliere il giusto posto per noi all’interno del Suo corpo.

Coraggio allora! Oggi stesso siamo chiamati a compiacere e soddisfare Dio adoperandoci secondo le linee guida della Sua Parola e di per certo vedremo la Sua gloria!

Dio ci benedica!