Vanità dietro al vento

Poi considerai tutte le opere che le mie mani avevano fatte, e le fatiche che avevo sostenute per farle, ed ecco che tutto era vanità, un correre dietro al vento, e che non se ne trae alcun profitto sotto al sole.” (Ecclesiaste 2:11)

L’essere umano, per quanto possa arricchirsi e possedere, non sarà mai in grado, da solo, di colmare il vuoto che ha dentro di se. L’autore del versetto allude proprio all’incapacità umana di sfamare la propria anima.
Approfondendo il libro dell’ecclesiaste, possiamo notare quante ricchezze aveva accumulato nel tempo diventando un ricco. Era un uomo estremamente saggio, può sembrare, all’apparenza, che possedesse ogni cosa, ma lui stesso afferma che tutto era vanità.
Arricchirsi, possedere, divertirsi, ma a quale scopo? Alla nostra morte lasceremo ogni cosa su questa terra, e sarà sperperata da qualcun altro. Che profitto se ne ha? Un correre dietro al vento, tutto passa. In questi tempi si corre dietro alla moda, all’apparire, al successo, al possedere, cosa sfama davvero la nostra anima? Cosa non è vanità? Correre dietro al vento può sembrare una cosa innocua, ma per ogni azione c’è una reazione:
1) Il vento è instabile, non ha una meta e non soffia mai nello stesso punto. Seguendolo si rischia di intraprendere una via di cui non si conosce la destinazione. Sarà sicuramente una via fatta di successo, di piacere, ma conduce alla morte certa dell’anima, non se ne trae alcun profitto!
2) Il vento è causa di tempesta, rincorrendo il vento ci si trova nella tempesta e, senza la giusta protezione, si perde la vita. I soldi finiscono, può essere per un investimento sbagliato, per la perdita del lavoro, per una crisi economica, ed ecco che ci si ritrova da soli. Le persone, un tempo vicine, si dileguano e, senza una sicurezza, subentra la depressione, che può portare a gesti disperati.
3) Il vento è causa di confusione dopo la tempesta, attorno a noi non rimane che confusione, non riconosciamo più la verità. Cosa sfama davvero le nostre anime? Cosa rende davvero felice l’essere umano?
La risposta c’è: il suo nome è Gesù, Egli stesso afferma: <<Io sono la via, la verità e la vita>>.
Arrendendosi a colui che calma la tempesta, possiamo avere la vita in abbondanza, seguendolo non saremo più confusi, Egli è la verità e la luce del mondo. Un passo nella parola di Dio dice: <<Voi avete conosciuto la verità (Gesù) e la verità vi ha reso liberi>>. Se non si percorre questa via, automaticamente si corre dietro al vento, solo Gesù può liberare da questa vanità, che rende l’uomo schiavo e succube di cose effimere, che non sfamano l’anima, che confondono e distolgono lo sguardo da ciò che è realmente importante. Spesso ci si affatica inutilmente, ma Gesù promette, a tutti coloro che sono stanchi di correre dietro al vento di questo mondo: <<Venite a me  voi tutti che siete aggravati ed affaticati e io vi darò riposo. (Marco 11:28)>>. Egli dona la pace e la serenità gratuitamente e con lui ogni cosa avrà un senso. È giusto faticare e guadagnare, abbiamo bisogno di guadagnare per vivere. Paolo dice <<Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è utile. Ogni cosa mi è lecita ma io non mi lascerò dominare da nulla. (I Corinzi 6:12)>>. Con Gesù non saremo più schiavi di tutte queste cose utili e lecite, ma che cibano solo i nostri corpi. Il corpo è mortale, ma l’anima è eterna, poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.

(Fratello Salvatore Buscema)