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Culto di Martedì 30 Aprile 2019 – “Fissa lo sguardo su Gesù per arrivare al traguardo”

Culto di Martedì 30 Aprile 2019 – “Fissa lo sguardo su Gesù per arrivare al traguardo”

Ebrei 12:1-3
1 Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, 2 fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l’infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio. 3 Considerate perciò colui che ha sopportato una simile ostilità contro la sua persona da parte dei peccatori, affinché non vi stanchiate perdendovi d’animo.

Culto di Domenica 28 Aprile 2019 – “Non sentirti un ospite nella casa di Dio”

Culto di Domenica 28 Aprile 2019 – “Non sentirti un ospite nella casa di Dio”

Efesini 2: 11-22
11 Perciò, ricordatevi che un tempo voi, stranieri di nascita, chiamati incirconcisi da quelli che si dicono circoncisi, perché tali sono nella carne per mano d’uomo, voi, dico, 12 ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d’Israele ed estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio nel mondo. 13 Ma ora, in Cristo Gesù, voi che allora eravate lontani siete stati avvicinati mediante il sangue di Cristo. 14 Lui, infatti, è la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto uno solo e ha abbattuto il muro di separazione abolendo nel suo corpo terreno la causa dell’inimicizia, 15 la legge fatta di comandamenti in forma di precetti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo facendo la pace; 16 e per riconciliarli tutti e due con Dio in un corpo unico mediante la sua croce, sulla quale fece morire la loro inimicizia. 17 Con la sua venuta ha annunciato la pace a voi che eravate lontani e la pace a quelli che erano vicini; 18 perché per mezzo di lui gli uni e gli altri abbiamo accesso al Padre in un medesimo Spirito.

19 Così dunque non siete più né stranieri né ospiti; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio. 20 Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare, 21 sulla quale l’edificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per essere un tempio santo nel Signore. 22 In lui voi pure entrate a far parte dell’edificio che ha da servire come dimora a Dio per mezzo dello Spirito

Culto di Giovedì 25 Aprile 2019

Culto di Giovedì 25 Aprile 2019

Guarigione di un indemoniato
37 Il giorno seguente, quando essi scesero dal monte, una gran folla andò incontro a Gesù. 38 Un uomo dalla folla gridò: «Maestro, ti prego, volgi lo sguardo a mio figlio: è l’unico che io abbia. 39 Ecco, uno spirito si impadronisce di lui, e subito egli grida; e lo spirito lo contorce, facendolo schiumare, e a fatica si allontana da lui, dopo averlo straziato. 40 Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non hanno potuto». 41 Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sopporterò? Porta qui tuo figlio». 42 Mentre il ragazzo si avvicinava, il demonio lo gettò per terra e cominciò a contorcerlo con le convulsioni; ma Gesù sgridò lo spirito immondo, guarì il ragazzo e lo rese a suo padre.

Culto di Martedì 23 Aprile 2019

Culto di Martedì 23 Aprile 2019

2 Timoteo 4:1-5
1 Ti scongiuro, davanti a Dio e a Cristo Gesù che deve giudicare i vivi e i morti, per la sua apparizione e il suo regno: 2 predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza. 3 Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, 4 e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole. 5 Ma tu sii vigilante in ogni cosa, sopporta le sofferenze, svolgi il compito di evangelista, adempi fedelmente il tuo servizio.

Culto di Domenica 21 Aprile 2019

Culto di Domenica 21 Aprile 2019

Giovanni 4: 1-26
Gesù e la donna samaritana
1 Quando dunque Gesù seppe che i farisei avevano udito che egli faceva e battezzava più discepoli di Giovanni 2 (sebbene non fosse Gesù che battezzava, ma i suoi discepoli), 3 lasciò la Giudea e se ne andò di nuovo in Galilea.
4 Ora doveva passare per la Samaria. 5 Giunse dunque a una città della Samaria, chiamata Sicar, vicina al podere che Giacobbe aveva dato a suo figlio Giuseppe; 6 e là c’era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del cammino, stava così a sedere presso il pozzo. Era circa l’ora sesta.
7 Una Samaritana venne ad attingere l’acqua. Gesù le disse: «Dammi da bere». 8 (Infatti i suoi discepoli erano andati in città a comprare da mangiare.) 9 La Samaritana allora gli disse: «Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?» Infatti i Giudei non hanno relazioni con i Samaritani. 10 Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: “Dammi da bere”, tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell’acqua viva». 11 La donna gli disse: «Signore, tu non hai nulla per attingere, e il pozzo è profondo; da dove avresti dunque quest’acqua viva? 12 Sei tu più grande di Giacobbe, nostro padre, che ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso con i suoi figli e il suo bestiame?» 13 Gesù le rispose: «Chiunque beve di quest’acqua avrà sete di nuovo; 14 ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna». 15 La donna gli disse: «Signore, dammi di quest’acqua, affinché io non abbia più sete e non venga più fin qui ad attingere». 16 Gesù le disse: «Va’ a chiamare tuo marito e vieni qua». 17 La donna gli rispose: «Non ho marito». E Gesù: «Hai detto bene: “Non ho marito”; 18 perché hai avuto cinque mariti; e quello che hai ora, non è tuo marito; in questo hai detto la verità». 19 La donna gli disse: «Signore, vedo che tu sei un profeta. 20 I nostri padri hanno adorato su questo monte, ma voi dite che a Gerusalemme è il luogo dove bisogna adorare». 21 Gesù le disse: «Donna, credimi; l’ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. 22 Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23 Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. 24 Dio è Spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità». 25 La donna gli disse: «Io so che il Messia (che è chiamato Cristo) deve venire; quando sarà venuto ci annuncerà ogni cosa». 26 Gesù le disse: «Sono io, io che ti parlo!»

Culto di Martedì 16 Aprile 2019

Culto di Martedì 16 Aprile 2019

Giovanni 9: 1-5
Gesù guarisce un uomo cieco fin dalla nascita
1 Passando vide un uomo, che era cieco fin dalla nascita. 2 I suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: «Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?» 3 Gesù rispose: «Né lui ha peccato, né i suoi genitori; ma è così, affinché le opere di Dio siano manifestate in lui. 4 Bisogna che io compia le opere di colui che mi ha mandato mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare. 5 Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo».

Culto di Domenica 14 Aprile 2019

Culto di Domenica 14 Aprile 2019

https://youtu.be/oaIY80ZlCxY

Giovanni 5:1-15
1 Dopo queste cose ci fu una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
2 Or a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, c’è una vasca, chiamata in ebraico Betesda, che ha cinque portici. 3 Sotto questi portici giaceva un gran numero d’infermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici[, i quali aspettavano l’agitarsi dell’acqua; 4 perché un angelo scendeva nella vasca e metteva l’acqua in movimento; e il primo che vi scendeva dopo che l’acqua era stata agitata era guarito di qualunque malattia fosse colpito].
5 Là c’era un uomo che da trentotto anni era infermo. 6 Gesù, vedutolo che giaceva e sapendo che già da lungo tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?» 7 L’infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che, quando l’acqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me». 8 Gesù gli disse: «Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». 9 In quell’istante quell’uomo fu guarito; e, preso il suo lettuccio, si mise a camminare.
10 Quel giorno era un sabato; perciò i Giudei dissero all’uomo guarito: «È sabato, e non ti è permesso portare il tuo lettuccio». 11 Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi il tuo lettuccio e cammina”». 12 Essi gli domandarono: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi il tuo lettuccio e cammina?”» 13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, perché in quel luogo c’era molta gente. 14 Più tardi Gesù lo trovò nel tempio, e gli disse: «Ecco, tu sei guarito; non peccare più, ché non ti accada di peggio». 15 L’uomo se ne andò, e disse ai Giudei che colui che l’aveva guarito era Gesù. 16 Per questo i Giudei perseguitavano Gesù e cercavano di ucciderlo; perché faceva quelle cose di sabato.

Culto di Martedì 09 Aprile 2019

Culto di Martedì 09 Aprile 2019

Marco 3: 31-35
La madre e i fratelli di Gesù
31 Giunsero sua madre e i suoi fratelli; e, fermatisi fuori, lo mandarono a chiamare. 32 Una folla gli stava seduta intorno, quando gli fu detto: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle là fuori che ti cercano». 33 Egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?» 34 Girando lo sguardo su coloro che gli sedevano intorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! 35 Chiunque avrà fatto la volontà di Dio, mi è fratello, sorella e madre».

Culto di Domenica 07 Aprile 2019

Culto di Domenica 07 Aprile 2019

Culto di Martedì 02 Aprile 2019 – “Gesù ci chiama ad essere sinceri”

Culto di Martedì 02 Aprile 2019 – “Gesù ci chiama ad essere sinceri”

Giobbe 35
Eliu esorta Giobbe a ricercare Dio
1 Poi Eliu riprese il discorso e disse:
2 «Credi tu d’aver ragione
quando dici: “La mia giustizia è superiore a quella di Dio”?
3 Infatti hai detto: “Che mi giova?
Che guadagno io di più a non peccare?”
4 Io ti darò la risposta:
a te e agli amici tuoi.
5 Considera i cieli, e vedi!
Guarda le nuvole, come sono più in alto di te!
6 Se pecchi, quale inconveniente gli procuri?
Se moltiplichi i tuoi misfatti, che danno gli arrechi?
7 Se sei giusto, che gli dai?
Che riceve egli dalla tua mano?
8 La tua malvagità non nuoce che al tuo simile,
e la tua giustizia non giova che ai figli degli uomini.
9 Si grida per le molte oppressioni,
si alzano lamenti per la violenza dei grandi;
10 ma nessuno dice: “Dov’è Dio,
il mio Creatore,
che nella notte ispira canti di gioia,
11 che ci fa più intelligenti delle bestie dei campi
e più saggi degli uccelli del cielo?”
12 Là gridano, ma egli non risponde,
a motivo della superbia dei malvagi.
13 Certo, Dio non dà ascolto a lamenti vani;
l’Onnipotente non ne fa caso;
14 e tu, quando dici che non lo scorgi,
la tua causa gli sta davanti;
sappilo aspettare!
15 Ma ora, perché la sua ira non punisce,
perché egli non prende rigorosa conoscenza delle trasgressioni,
16 Giobbe apre vanamente le labbra
e accumula parole irragionevoli».