Archivi categoria: Marzo

Culto di Martedi 28 Marzo 2017 – Rimani saldo sulla breccia

Culto di Martedi 28 Marzo 2017 – Rimani saldo sulla breccia

Ezechiele 22: 23-31
Peccati dei capi e del popolo d’Israele
23 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
24 «Figlio d’uomo, di’ a Gerusalemme: “Tu sei una terra che non è stata purificata, che non è stata bagnata di pioggia in un giorno d’ira”. 25 In lei i suoi profeti cospirano; come un leone ruggente che sbrana la preda, costoro divorano la gente, pigliano tesori e cose preziose, moltiplicano le vedove in mezzo a lei. 26 I suoi sacerdoti violano la mia legge e profanano le mie cose sante; non distinguono fra santo e profano, non fanno conoscere la differenza che passa fra ciò che è impuro e ciò che è puro, chiudono gli occhi sui miei sabati, e io sono disonorato in mezzo a loro. 27 I suoi capi, in mezzo a lei, sono come lupi che sbranano la loro preda: spargono il sangue, fanno perire la gente per saziare la loro cupidigia. 28 I loro profeti intonacano per loro tutto questo con malta che non regge: hanno visioni vane, pronosticano loro la menzogna, e dicono: “Così parla il Signore, DIO”, mentre il SIGNORE non ha parlato affatto. 29 Il popolo del paese si dà alla violenza, commette rapine, calpesta l’afflitto e il povero, opprime lo straniero, contro ogni giustizia. 30 Io ho cercato fra loro qualcuno che riparasse il muro e stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese, perché io non lo distruggessi; ma non l’ho trovato. 31 Perciò, io riverserò su di loro il mio sdegno; io li consumerò con il fuoco della mia ira e farò ricadere sul loro capo la loro condotta», dice il Signore, DIO.

Culto di Domenica 26 Marzo – Togliti la corazza umana

Culto di Domenica 26 Marzo – Togliti la corazza umana

1 Samuele 17: 39

39 Poi Davide cinse la spada di Saul sopra la sua armatura e cercò di camminare, perché non aveva ancora provato; allora disse a Saul: «Non posso camminare con questa armatura, non ci sono abituato». E se la tolse di dosso.

Culto di Martedi 21 Marzo 2017 – «Ho io, proprio qui, veduto andarsene colui che mi ha vista?»

Culto di Martedi 21 Marzo 2017 – «Ho io, proprio qui, veduto andarsene colui che mi ha vista?»

Genesi 16: 1-16
Agar. Nascita di Ismaele
1 Or Sarai, moglie di Abramo, non gli aveva dato figli. Aveva una serva egiziana di nome Agar. 2 Sarai disse ad Abramo: «Ecco, il SIGNORE mi ha fatta sterile; ti prego, va’ dalla mia serva; forse avrò figli da lei». E Abramo diede ascolto alla voce di Sarai. 3 Così, dopo dieci anni di residenza di Abramo nel paese di Canaan, Sarai, moglie di Abramo, prese la sua serva Agar, l’Egiziana, e la diede per moglie ad Abramo suo marito.
4 Egli andò da Agar, che rimase incinta; e quando si accorse di essere incinta, guardò la sua padrona con disprezzo. 5 Sarai disse ad Abramo: «L’offesa fatta a me ricada su di te! Io ti ho dato la mia serva in seno e, da quando si è accorta d’essere incinta, mi guarda con disprezzo. Il SIGNORE sia giudice fra me e te». 6 Abramo rispose a Sarai: «Ecco, la tua serva è in tuo potere; falle ciò che vuoi». Sarai la trattò duramente e quella se ne fuggì da lei.
7 L’angelo del SIGNORE la trovò presso una sorgente d’acqua, nel deserto, presso la sorgente che è sulla via di Sur, 8 e le disse: «Agar, serva di Sarai, da dove vieni e dove vai?» Lei rispose: «Fuggo dalla presenza di Sarai mia padrona». 9 L’angelo del SIGNORE le disse: «Torna dalla tua padrona e umiliati sotto la sua mano». 10 L’angelo del SIGNORE soggiunse: «Io moltiplicherò grandemente la tua discendenza e non la si potrà contare, tanto sarà numerosa». 11 L’angelo del SIGNORE le disse ancora: «Ecco, tu sei incinta e partorirai un figlio a cui metterai il nome di Ismaele, perché il SIGNORE ti ha udita nella tua afflizione; 12 egli sarà tra gli uomini come un asino selvatico; la sua mano sarà contro tutti, e la mano di tutti contro di lui; e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli». 13 Allora Agar diede al SIGNORE, che le aveva parlato, il nome di Atta-El-Roi, perché disse: «Ho io, proprio qui, veduto andarsene colui che mi ha vista?» 14 Perciò quel pozzo fu chiamato il pozzo di Lacai-Roi. Ecco, esso è tra Cades e Bered.
15 Agar partorì un figlio ad Abramo. Al figlio che Agar gli aveva partorito Abramo mise il nome d’Ismaele. 16 Abramo aveva ottantasei anni quando Agar gli partorì Ismaele.

Culto di Domenica 19 Marzo – “Insegui ciò che ti è stato portato via”

Culto di Domenica 19 Marzo – “Insegui ciò che ti è stato portato via”

1 Samuele 30: 1-20
Gli Amalechiti saccheggiano e incendiano Siclag e sono poi sconfitti da Davide
1 Tre giorni dopo, quando Davide e la sua gente furono giunti a Siclag, ecco che gli Amalechiti avevano fatto una scorreria verso la regione meridionale e verso Siclag; avevano preso Siclag e l’avevano incendiata; 2 avevano fatto prigionieri le donne e tutti quelli che vi si trovavano, piccoli e grandi; non avevano ucciso nessuno, ma avevano portato via tutti e se n’erano tornati da dove erano venuti. 3 Quando Davide e la sua gente giunsero alla città, essa era distrutta dal fuoco e le loro mogli, i loro figli e le loro figlie erano stati condotti via prigionieri. 4 Allora Davide e tutti quelli che erano con lui alzarono la voce e piansero, finché non ebbero più forza di piangere. 5 Le due mogli di Davide, Ainoam di Izreel e Abigail di Carmel, che era stata moglie di Nabal, erano anche loro prigioniere.
6 Davide fu grandemente angosciato: la gente parlava di lapidarlo, perché tutti erano amareggiati a motivo dei loro figli e delle loro figlie; ma Davide si fortificò nel SIGNORE, nel suo Dio. 7 Davide disse al sacerdote Abiatar, figlio di Aimelec: «Ti prego, portami qua l’efod». Abiatar portò l’efod a Davide. 8 E Davide consultò il SIGNORE, dicendo: «Devo inseguire questa banda di predoni? La raggiungerò?» Il SIGNORE rispose: «Inseguila, poiché certamente la raggiungerai e potrai ricuperare ogni cosa». 9 Davide dunque andò con i seicento uomini che aveva con sé e giunsero al torrente Besor, dove quelli che erano rimasti indietro si fermarono; 10 ma Davide continuò l’inseguimento con quattrocento uomini: duecento erano rimasti indietro, troppo stanchi per poter attraversare il torrente Besor.
11 Trovarono per la campagna un Egiziano e lo condussero a Davide. Gli diedero del pane, che egli mangiò, e dell’acqua da bere; 12 e gli diedero un pezzo di schiacciata di fichi secchi e due grappoli d’uva passa. Quand’egli ebbe mangiato, si riprese, perché non aveva mangiato pane né bevuto acqua per tre giorni e tre notti. 13 Davide gli chiese: «A chi appartieni? Di dove sei?» Quegli rispose: «Sono un giovane egiziano, servo di un Amalechita; il mio padrone mi ha abbandonato perché tre giorni fa mi ammalai. 14 Abbiamo fatto una scorreria nella regione meridionale dei Cheretei, sul territorio di Giuda e nella regione meridionale di Caleb, e abbiamo incendiato Siclag». 15 Davide gli disse: «Vuoi condurmi giù dov’è quella banda?» Egli rispose: «Giurami per il nome di Dio che non mi ucciderai e non mi darai nelle mani del mio padrone e io ti condurrò giù dov’è quella banda». 16 Quando egli l’ebbe condotto là, ecco che gli Amalechiti erano sparsi dappertutto per la campagna, mangiando, bevendo e facendo festa, a motivo del gran bottino che avevano portato via dal paese dei Filistei e dal paese di Giuda. 17 Davide diede loro addosso dalla sera di quel giorno fino alla sera dell’indomani; e non uno ne scampò, tranne quattrocento giovani, che montarono sui cammelli e fuggirono. 18 Davide ricuperò tutto quello che gli Amalechiti avevano portato via e liberò anche le sue due mogli. 19 Non vi mancò nessuno, né piccoli né grandi, né figli né figlie, e nulla del bottino, nulla che gli Amalechiti avessero preso. Davide ricondusse via tutto. 20 Davide riprese anche tutte le greggi e tutti gli armenti; quelli che conducevano questo bestiame e camminavano alla sua testa, dicevano: «Questo è il bottino di Davide!»

Culto di Martedi 14 Marzo 2017 – Il braccio di Dio è steso

Culto di Martedi 14 Marzo 2017 – Il braccio di Dio è steso

Isaia 52: 13-15
Il servo del Signore e la sua opera
13 Ecco, il mio servo prospererà,
sarà innalzato, esaltato, reso sommamente eccelso.
14 Come molti, vedendolo, sono rimasti sbigottiti
(tanto era disfatto il suo sembiante al punto da non sembrare più un uomo, e il suo aspetto al punto da non sembrare più un figlio d’uomo),
15 così molte saranno le nazioni di cui egli desterà l’ammirazione;
i re chiuderanno la bocca davanti a lui,
poiché vedranno quello che non era loro mai stato narrato,
apprenderanno quello che non avevano udito.

Culto di Domenica 12 Marzo 2017 – E’ tempo di andare incontro a Gesù

Culto di Domenica 12 Marzo 2017 – E’ tempo di andare incontro a Gesù

Matteo 25: 1-13
Parabola delle dieci vergini
1 «Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono a incontrare lo sposo. 2 Cinque di loro erano stolte e cinque avvedute; 3 le stolte, nel prendere le loro lampade, non avevano preso con sé dell’olio; 4 mentre le avvedute, insieme con le loro lampade, avevano preso dell’olio nei vasi. 5 Siccome lo sposo tardava, tutte divennero assonnate e si addormentarono. 6 Verso mezzanotte si levò un grido: “Ecco lo sposo, uscitegli incontro!” 7 Allora tutte quelle vergini si svegliarono e prepararono le loro lampade. 8 E le stolte dissero alle avvedute: “Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. 9 Ma le avvedute risposero: “No, perché non basterebbe per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene!” 10 Ma, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; e quelle che erano pronte entrarono con lui nella sala delle nozze, e la porta fu chiusa. 11 Più tardi vennero anche le altre vergini, dicendo: “Signore, Signore, aprici!” 12 Ma egli rispose: “Io vi dico in verità: Non vi conosco”.
13 Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.

“E’ tempo di andare incontro a Gesù”

Culto di Domenica 12 Marzo 2017 – “E’ tempo di andare incontro a Gesù”

LA PAROLA

Matteo 25: 1-13
Parabola delle dieci vergini
1 «Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono a incontrare lo sposo. 2 Cinque di loro erano stolte e cinque avvedute; 3 le stolte, nel prendere le loro lampade, non avevano preso con sé dell’olio; 4 mentre le avvedute, insieme con le loro lampade, avevano preso dell’olio nei vasi. 5 Siccome lo sposo tardava, tutte divennero assonnate e si addormentarono. 6 Verso mezzanotte si levò un grido: “Ecco lo sposo, uscitegli incontro!” 7 Allora tutte quelle vergini si svegliarono e prepararono le loro lampade. 8 E le stolte dissero alle avvedute: “Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. 9 Ma le avvedute risposero: “No, perché non basterebbe per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene!” 10 Ma, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; e quelle che erano pronte entrarono con lui nella sala delle nozze, e la porta fu chiusa. 11 Più tardi vennero anche le altre vergini, dicendo: “Signore, Signore, aprici!” 12 Ma egli rispose: “Io vi dico in verità: Non vi conosco”.
13 Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.

IL CULTO

IL MESSAGGIO

Sei pronto come dovresti essere al ritorno di Gesù?
Gesù non ci rivela l’ora esatta e nemmeno il giorno, ma ci garantisce che qualcosa accadrà e che Lui certamente tornerà per rapire la Sua chiesa, la Sua sposa benedetta per portarla nel regno dei cieli. Per mezzo dello Spirito Santo, Egli con un grido risveglierà la Sua chiesa, proprio come ha fatto per le dieci vergini. Le cinque vergini disavvedute quando si svegliano si ritrovano impreparate davanti agli occhi di Dio, la porta del cielo è chiusa. Si sono allontanate dall’amore del Signore vivendo nelle tenebre e non accettando con pieno abbandono la volontà di Dio. Hanno preferito percorrere la strada larga del mondo e non quella stretta e angusta diretta al cielo finendo per perdersi. Le vergini avvedute non intendono condividere il proprio olio con le altre mischiandosi con loro e con le vie sbagliate che le disavvedute hanno scelto, sarebbe infatti una pazzia non seguire Gesù. Dobbiamo esporci in “prima linea”, essere operanti nel campo del Signore. E’ necessario aspettare il Suo ritorno con avvedutezza, vigilando e correndo incontro a Gesù con la lampada accesa alimentata dall’amore per le cose di Dio. Ciascuno deve provvedere per sé le proprie benedizioni affidandosi a Dio.

Oggi stai facendo ciò che il Signore si aspetta che tu faccia?
Anche noi nei momenti di difficoltà, di prove e di stanchezza, nonostante tutto dobbiamo reagire proprio come le cinque vergini avvedute: chiedendo preghiere, andando ai culti, facendoci forza con altri fratelli e sorelle, incoraggiandoci a vicenda e cercando di rivolgere il nostro sguardo a Gesù.Riempire la propria lampada d’olio significa soprattutto cercare l’unzione e tener viva la fiamma dell’amore di Gesù.

Stai aspettando nella maniera in cui ci si aspetta tu debba aspettare?
Rimani fermo nel Suo amore e continuando a tener viva l’unzione, non far spegnere l’olio con cui il Signore ti ha benedetto. Se invece ti senti un lucignolo fumante e sai che devi ancora lasciare delle cose del mondo e che ci sono dei lacci da spezzare dentro di te, chiedi a Dio di infiammarti con le Sue benedizioni e di liberarti, aiutandoti a santificarti di più. Prega Dio di alimentare il fuoco dell’amore che hai per Lui, desideralo con tutto il tuo cuore ed Egli non tarderà!.

Usciamogli incontro, coraggio!

Il Signore sia Lodato!

Culto di Martedi 07 Marzo 2017 – Contempla Gesù

Culto di Martedi 07 Marzo 2017 – Contempla Gesù

Efesini 5: 1
Siate dunque imitatori di Dio, perché siete figli da lui amati;

Giovanni 6: 40
Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

Culto di Domenica 05 Marzo 2017 – Le tue buone intenzioni si devono incontrare con Dio

Culto di Domenica 05 Marzo 2017 – Le tue buone intenzioni si devono incontrare con Dio

Marco 6: 1-6
Gesù a Nazaret
1 Poi partì di là e andò nel suo paese e i suoi discepoli lo seguirono.
2 Venuto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga; molti, udendolo, si stupivano e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? Che sapienza è questa che gli è data? E che cosa sono queste opere potenti fatte per mano sua? 3 Non è questi il falegname, il figlio di Maria, e il fratello di Giacomo e di Iose, di Giuda e di Simone? Le sue sorelle non stanno qui da noi?» E si scandalizzavano a causa di lui.
4 Ma Gesù diceva loro: «Nessun profeta è disprezzato se non nella sua patria, fra i suoi parenti e in casa sua». 5 E non vi poté fare alcuna opera potente, ad eccezione di pochi malati a cui impose le mani e li guarì. 6 E si meravigliava della loro incredulità.

“Le tue buone intenzioni si devono incontrare con Dio”

Culto di Domenica 05 Marzo 2017 – “Le tue buone intenzioni si devono incontrare con Dio”

LA PAROLA

Marco 6: 1-6
Gesù a Nazaret
1 Poi partì di là e andò nel suo paese e i suoi discepoli lo seguirono.
2 Venuto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga; molti, udendolo, si stupivano e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? Che sapienza è questa che gli è data? E che cosa sono queste opere potenti fatte per mano sua? 3 Non è questi il falegname, il figlio di Maria, e il fratello di Giacomo e di Iose, di Giuda e di Simone? Le sue sorelle non stanno qui da noi?» E si scandalizzavano a causa di lui.
4 Ma Gesù diceva loro: «Nessun profeta è disprezzato se non nella sua patria, fra i suoi parenti e in casa sua». 5 E non vi poté fare alcuna opera potente, ad eccezione di pochi malati a cui impose le mani e li guarì. 6 E si meravigliava della loro incredulità.

IL CULTO

IL MESSAGGIO

Arrivato a Nazareth con le migliori intenzioni, Gesù desiderava ardentemente trovare negli uomini la fiducia necessaria per poter operare potentemente e far loro del bene compiendo prodigi e miracoli.
Purtroppo però trovò forti dubbi e, di fronte a tale incredulità, Gesù non poté operare come era nei Suoi piani. Dovette limitarsi ad imporre le mani e guarire pochi malati.
Gesù non ci vuole lasciare nella valle della prova, anzi, vuole liberarci dall’oppressione facendo crollare le fondamenta delle prigioni in cui siamo rinchiusi.
Non fermiamoci davanti ai nostri problemi e alle nostre afflizioni, piuttosto speriamo nell’opera potente di Dio.
Tutto ciò che dobbiamo fare è bussare ripetutamente con fede alla Sua porta e certamente Egli aprirà, elargendo benedizioni in abbondanza.
Proprio come Zaccheo, quando noi abbiamo fede, desideriamo vedere Gesù ed essere visti da Lui, solo così Egli potrà soccorrerci e manifestare le Sue opere (Luca, 19:1-9).
Gesù benedice le buone intenzioni e ci chiede di lottare per queste in preghiera.
Egli vuole meravigliarsi della nostra fede, esattamente come fece con il Centurione, di cui rimase stupefatto dicendo che non aveva mai incontrato in Israele un uomo con una fede così grande (Matteo, 8:5-13).
Davanti alle nostre buone intenzioni il nemico cercherà certamente di contrastarci ed attaccarci, ma abbiamo la chiave per poterlo respingere: combatterlo con la nostra fede!
Ricordiamoci che con la completa armatura della fede (Efesini, 6:10-17) potremo afferrare il desiderio per arrivare alla benedizione che ci è stata promessa.

Dio ci benedica!