“Il servo di Dio deve piacere a Dio!”

Culto di Domenica 07 Gennaio 2018 – “Il servo di Dio deve piacere a Dio!”

LA PAROLA

Michea 3: 1-8
Rimprovero ai capi del popolo e ai falsi profeti
1 Io dissi: «Ascoltate, vi prego, o capi di Giacobbe,
e voi funzionari della casa d’Israele.
Non spetta a voi conoscere ciò che è giusto?
2 Ma voi odiate il bene e amate il male,
scorticate il mio popolo e gli strappate la carne dalle ossa.
3 Essi divorano la carne del mio popolo,
gli strappano la pelle di dosso,
gli spezzano le ossa;
lo fanno a pezzi come ciò che si mette nella casseruola,
come carne da mettere nella pentola».
4 Allora grideranno al SIGNORE,
ma egli non risponderà loro;
in quei giorni, egli nasconderà loro la sua faccia,
perché le loro azioni sono state malvagie.
5 Così parla il SIGNORE riguardo ai profeti che sviano il mio popolo
e che gridano: «Pace!» quando i loro denti hanno qualcosa da mangiare,
ma dichiarano la guerra santa contro chi non mette nulla nella loro bocca.
6 «Perciò si farà notte per voi e non avrete più visioni;
si farà buio e non avrete più divinazioni;
il sole tramonterà su questi profeti
e il giorno si oscurerà per loro.
7 I veggenti saranno coperti di vergogna, e gli indovini arrossiranno;
tutti si copriranno la barba,
perché non vi sarà risposta da Dio».
8 Ma, quanto a me, io sono pieno di forza, dello Spirito del SIGNORE,
di giustizia e di coraggio,
per far conoscere a Giacobbe la sua trasgressione
e a Israele il suo peccato.

IL CULTO

IL MESSAGGIO

La Parola di Dio meditata oggi è tutt’altro che “leggera”, anzi è una Parola piuttosto dura, che mette alla luce quanto di errato potesse esserci nel messaggio dei falsi profeti ai tempi di Michea.
I tempi non sono cambiati e il nemico delle anime nostre continua a seminare falsità e nuove religioni con l’obiettivo di allontanare convertiti e non dall’unica verità, la Parola di Dio.
Molte sono le religioni guidate da falsi profeti che predicano una dottrina incompleta, errata e lontana dalla verità di Dio e il rischio di esserne risucchiati è alto se non restiamo ben aggrappati a Cristo e al Suo Vangelo.

Ben consci del fatto che alla Parola di Dio (formata dai 66 libri di Antico e Nuovo Testamento) nulla si può aggiungere e nulla si può togliere, dobbiamo restare legati alla completa verità e non a verità parziali o falsità ispirate dall’uomo e non da Dio (Deuteronomio 4:2), Gesù è lo stesso ieri oggi e in eterno (Ebrei 13:8) e la Sua Parola non passerà (Matteo 5:18 / Marco 13:31).

Da buoni servitori di Dio siamo chiamati a separarci da ciò che non proviene da Lui, probabilmente questo ci porterà a restare da soli, ma sempre fedeli al Signore, come Michea e tanti altri profeti di Dio che misero a repentaglio la propria stessa vita pur di rimanere fermi nella fede.
“Quanto a noi” il desiderio di Dio è che ancora oggi possa esserci un desiderio ardente di seguire Gesù e amare Lui e la Sua Parola in modo sviscerato, non ricercando l’approvazione degli uomini.

E’ vero, siamo salvati per grazia, ma siamo chiamati a restare fedeli alla Parola, ad odiare il peccato, combatterlo con tutte le nostre forze e ravvederci quando cadiamo: Dio sarà sempre pronto a rialzarci se restiamo nella Verità della Bibbia.
Attenzione a distinguere le debolezze dal peccato, l’azione sbagliata eseguita con volontà è sempre un peccato e non dobbiamo giustificarci nascondendoci dietro al nostro “Io”, bensì ravvederci.
L’odio verso il peccato e il ravvedimento ci porteranno a non vivere più di illusioni, ma di certezze (1 Corinzi 6:9-10).

Allontaniamoci dal falso Vangelo della prosperità, che punta ad arricchire falsi profeti e organizzazioni che da Dio sono ben lontani: Dio ci ha donato già il meglio, la vita eterna in Cristo Gesù, di cos’altro abbiamo bisogno? Certamente il pane sulla nostra tavola non mancherà mai perché Egli ha cura di noi, puntiamo quindi il nostro sguardo non sulle faccende di questa vita, ma su Gesù per non ritrovarci ed essere miseri (1 Corinzi 15:19).
Questa deve essere la nostra forza di fronte alle prove, la speranza della vita eterna!

Con la morte di Cristo il nostro “vecchio uomo” è morto ed oggi siamo pienamente vincitori in Gesù (Romani 8:31), sulla cui presenza potremo sempre contare e dal quale potremo ricevere nuove forze mediante lo Spirito Santo. Egli ci permetterà di vincere ogni avversità! (Esodo 17:8-16).

Michea è ripieno di Spirito Santo e non per compiere prodigi e miracoli, ma per convincere i non ravveduti (Giacobbe) delle loro trasgressioni e i figli di Dio (Israele) dei propri peccati. Anche noi dobbiamo ricercare la forza per poter parlare di più rispetto alle cose di Dio nella Chiesa e nel mondo. Non facciamoci prendere dalla paura degli uomini perché Dio è con noi, lasciamoci guidare dallo Spirito Santo. Se siamo ancora vivi su questa terra è per proclamare l’Evangelo.

Dio non farà mai differenze tra un uomo e un altro, siamo piuttosto noi con i nostri atteggiamenti e con la nostra fede a creare queste differenze, del resto Dio onora sempre chi lo onora (1 Samuele 2:30).

L’amore di Dio verso di noi è stato dimostrato nel fatto che Egli ci ha preso così come eravamo e ancora oggi ci trasforma, se noi glielo permettiamo, per renderci sempre più simili a Gesù!
Gloria a Dio!

Dio ci benedica!